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sabato 27 novembre 2010

La forza dell'Incontro

In Zaccheo l’incontro con Gesù produce un cambiamento inaspettato. Zaccheo era un pubblicano e i pubblicani al tempo di Gesù erano persone di grande bassezza umana e morale. Avevano anche traffici con i romani e guadagnavano in maniera abbastanza losca.
Gesù gli propone un rapporto con se stesso "voglio mangiare a casa tua". Il mangiare è segno di convivialità. Gesù, quindi, di fronte al pubblicano Zaccheo gli dice: voglio esserti amico, non gli dice: "Zaccheo devi essere bravo, Zaccheo devi comportarti bene,..." Gesù gli propone solamente se stesso.
Il fattore che ha fatto scaturire una rigenerazione dell’umanità di Zaccheo cosa è stato? E’ stato un discorso, una predica per convincerlo? No. Allora cos’è che ha fatto rifiorire l’umanità di Zaccheo, che ha fatto rifiorire la sua moralità?
All’origine della conversione di Zaccheo c’è la cosa più umana che l’uomo possa conoscere: un incontro , un avvenimento che accade e che ha la forma di un incontro umano. Accade quel giorno lì ciò che Zaccheo non avrebbe mai potuto immaginare e quell’incontro lì ha la forma di un incontro umano, cioè di un incontro con un uomo che gli propone solo se stesso, cioè "voglio esserti amico, voglio un incontro con te, mi interessa la tua vita".

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